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4 giugno
- 09 Giugno 2017
Signor direttore,
il 2 Giugno festa della Repubblica. Quanto ci costa far sedere i politici per assistere a una parata? E mi riferisco all’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che diceva sempre di tenere un profilo basso. Troppa crisi, troppe lacrime versate dagli italiani. Sobrietà e niente sprechi. L’evento c’è stato, con le alte autorità dello Stato che governano in prima fila. Vista la crisi che attanaglia l’Italia anche la festa della Repubblica ha subito nel tempo dei tagli. «Per ragioni di sobrietà e massima attenzione al momento di grave difficoltà».
Si chiedono a tutti sacrifici e le massime istituzioni devono essere le prime a dare il buon esempio. Si tratta di una gara bandita dal reparto infrastrutture dell’Ispettorato dell’Esercito, che prevede l’aggiudicazione con il massimo ribasso, lasciando però fissa la quota prevista per la manodopera. D’altra parte, già tre anni fa, quello stesso allestimento è costato quasi 600mila euro. Nonostante tutto come la prassi e il ricordo impone, il 2 Giugno 2017, hanno sfilato davanti alla costosa tribuna numerosi uomini in divisa. Mi ha colpito molto e emozionato, vedere tutti i nostri, militari, che per ragioni di servizio, e in difesa della nostra Patria, hanno sfilato su una carrozzella.
Ma come in tutte le cose, c’è sempre il rovescio della medaglia, i nostri commilitoni, che attendono da tempo che i loro stipendi vengano rivisti, e la truppa, va avanti con circa 1.300 euro al mese. Forze di polizia, qualsiasi corpo, che difende lo Stato Italiano, costrette a fare i conti con lo stesso stipendio e con il contratto sempre bloccato, spesso non hanno denaro neppure per mettere gasolio alle volanti, (tra l’altro parecchie vetuste), con cui devono controllare il territorio. Non si contano più le volte che gli uomini del cosiddetto comparto sicurezza sono scesi in piazza, chiedendo al Governo e al Parlamento un minimo di attenzione per le loro esigenze. Niente. A loro viene sempre chiesto il massimo e dato meno del minimo. Quando c’è da tagliare si taglia su chi indossa una divisa. Nonostante tutto, lancio un appello a chi di dovere, sperando che una volta tanto venga recepito: W Il 2 Giugno!
Andrea Delindati
(Cremona)
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