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CASALMAGGIORE
Il neo consigliere Marco Gerevini (Lega) tra Mantovani e Bongiovanni
CASALMAGGIORE — Il bilancio consuntivo torna a dividere, in Consiglio comunale, la maggioranza di centrosinistra e i tre gruppi di opposizione di ‘Lega Nord’, ‘Casalmaggiore per la libertà’ e ‘Il Listone’. Anche quest’ultimo, che in sede di bilancio preventivo aveva fatto un’apertura di credito astenendosi e chiedendo il coinvolgimento, nel caso si fosse verificato un maggior gettito Imu, per valutare con la maggioranza eventuali detrazioni e agevolazioni per cittadini e imprese, non avendo poi trovato quella collaborazione ieri sera, per bocca del consigliere Matteo Rossi, ha annunciato che avrebbe votato no, così come la Lega Nord (a parte l’astensione, istituzionale, del neo entrato Marco Gerevini). Orlando Ferroni, della civica di centrodestra, addirittura non ha preso parte al voto «per mancanza di trasparenza». La giunta ha presentato il bilancio, chiuso in pareggio (avanzo di 2.389 euro nella gestione finanziaria) con l’assessore alla partita Carla Visioli e il sindaco Claudio Silla.
Ha rivendicato di non aver fatto ricorso ad anticipazioni di cassa, di aver rispettato il patto di stabilità, di aver migliorato la spesa corrente coperta con contributi e anche la percentuale di investimenti finanziata da contributi esterni (dal 56,47% del 2008 all’84,54%, con ‘fondi perduti’ da Gal e Fondazione Cariplo su fotovoltaico alle scuole e palazzo Martinelli), mantenendo l’eccellenza dei servizi: e tutto questo in un contesto di taglio ai trasferimenti dello Stato e di caduta degli oneri di urbanizzazione (da 800mila euro di media ai 159mila del 2012). «Purtroppo — ha detto Silla — è difficilissimo liberare risorse per investimenti. Speriamo nello sblocco del patto di stabilità con il nuovo governo». Il capogruppo della Lega Filippo Bongiovanni ha però contestato l’appesantimento eccessivo dell’imposizione (aliquote Imu) su cittadini e imprese («che dovreste ringraziare»), l’incidenza del personale sulla spesa corrente sopra il 40% («in Provincia l’abbiamo ridotta sotto il 30%») e la troppo bassa copertura dei servizi a domanda individuale come mensa («nessuna polemica sul caso ‘verme’, ma capiamo le lamentele»), colonia, musei. «Sul preventivo, pur votando contro, non avevamo alzato barricate e ci eravamo messi a disposizione per discutere su tutto, ma il coinvolgimento non è poi avvenuto». Ha quindi chiesto a Silla, come segnale di taglio ai costi della politica, di ridurre la squadra degli assessori e più tardi individuato una serie di spese su cui poter tagliare. Rossi ha puntato sul maggior gettito Imu (3,5 milioni di euro contro i 2,7 milioni stimati all’inizio) e sulle maggiori entrate derivanti dal raddoppio dell’addizionale Irpef di due anni fa (da 0,2 a 0,4), «che compensano i tagli sui trasferimenti». «Avrei esordito dicendo grazie ai cittadini, grazie al cui sacrificio i conti sono quadrati. Avremmo voluto essere coinvolti per vedere di andare loro incontro con sgravi o detrazioni. Non è andata così». Ferroni: «Non voteremo perché questo bilancio manca di trasparenza. Non è possibile trovare partite da 70mila o 100mila euro sotto voci generiche o sotto ‘varie’».
Il nuovo consigliere della Lega Nord
Ha fatto il suo ingresso in Consiglio ieri sera Marco Gerevini del gruppo della Lega, in sostituzione del dimissionario (per impegni lavorativi) Alberto Contini. Titolare dell’omonima armeria e gioielleria di galleria Gorni (è progettista-orafo), il 42enne Gerevini è un iscritto-sostenitore del Carroccio da ormai un lustro. Polemico il consigliere di maggioranza Claudio Cerati nei confronti di Contini: «Era sempre pronto a trovarci in castagna su questioni procedurali, poi ha presentato le dimissioni per fax invece di recapitarle personalmente». Il capogruppo Bongiovanni ha ‘bollato’ l’intervento come «ridicolo». «Contini ha inviato le lettera per posta elettronica certificata, accettata in tutto il mondo ma non qui, da regolamento. Appena ha potuto, per via degli impegni, ha perfezionato le dimissioni». Passata la piccola buriana, un applauso unanime ha accolto il nuovo arrivato.
Solidarietà ai carabinieri
E' stata espressa, per i fatti avvenuti l'altro giorno davanti a palazzo Chigi, dal presidente del Consiglio comunale Calogero Tascarella ai feriti, alle loro famiglie e a tutta l'Arma "per quello che fa per tutti noi cittadini, anche senza essere adeguatamente riconosciuta". "Voglio poi fare un richiamo a tutti noi che, anche in piccolo, rappresentiamo le istituzioni. Dobbiamo essere più moderati quando ci esprimiamo in un luogo pubblico e anche fuori".
Dipendenti comunali "offesi"
Tascarella ha riassunto brevemente una lettera indirizzatagli dal rappresentante Rsu Luciano Vezzoni. "Durante la seduta del 25 marzo, era in discussione il regolamento suoi controlli interni, sono stati espressi giudizi poco lusinghieri nei confronti dei dipendenti comunali, che giustamente si sono ritenuti offesi. Vezzoni ha messo sulla carta il loro disappunto pregandomi di esternarlo nel prossimo consiglio comunale. Vi invito a trovare parole corrette nelle discussioni e non andare mai oltre i limiti di una discussione serena". Il sindaco Claudio Silla ha invitato al rispetto "di chi svolge un lavoro spesso ingrato, specialmente ora che i cittadini vivono sofferenze ed emergenze". Il riferimento era a una frase pronunciata dal consigliere di minoranza Orlando Ferroni, che in aula ha però spiegato di non aver appunti da fare ai dipendenti, "sempre pronti ad accontentarmi", e, a margine della seduta, ha affermato di essersi nella circostanza del 25 marzo, corretto subito: "Comunque se avessi rimostranze da fare, le farei direttamente". Anche Bongiovanni ha detto di aver parlato in quella seduta di una difficoltà a muoversi nei nuovi contesti digitali, ma di aver espresso un giudizio generale sulla pubblica amministrazione, non sui dipendenti comunali casalesi.
Scuolabus in ritardo
I consiglieri leghisti Bongiovanni e Matteo Mantovani hanno presentato un'interpellanza in merito ai ritardi dello scuolabus che serve Quattrocase, Casalbellotto, Roncadello e Fossacaprara nel viaggio di andata verso la scuola media Diotti, di cui si sarebbero lamentati gli insegnanti e, di conseguenza, alcuni genitori. Altra questione: perché le tariffe del trasporto per le medie (180 euro) è il doppio di quella per le elementari (99)? Il sindaco ha replicato che nè all'ufficio Scuola del Comune nè alle dirigenze scolastiche erano giunte segnalazioni (il servizio interessa 105 alunni delle medie e 180 delle elementari). Comunque, l'inghippo è dovuto al maggior tragitto dello scuolabus che, partendo da Valle, raggiunge Quattrocase, Casalbellotto, Roncadello e Fossacaprara: 33,5 km contro i 15 della 'linea' Agoiolo, Vicobellignano, Vicomoscano e i 13,6 del pullmino che serve Vicoboneghisio, Camminata, Cappella e Motta S. Fermo. "Non sempre, su quel tratto assai più lungo, il traffico è scorrevole. Lo scuolabus parte da Valle alle 7.10 per essere a scuola tra le 7.45-7.50 in concomitanza con l'inizio delle lezioni. Le altre due linee scaricano gli alunni ben prima, alle 7.30". Quanto alla differenza di costo a favore delle elementari, il primo cittadino ha sottolineato che, essendo tre i plessi della primaria contro uno solo della media, nel primo caso i tragitti sono in media assai più brevi. Bongiovanni si è dichiarato moderatamente soddisfatto delle risposte, auspicando che si riesca a migliorare ancora il servizio, auspicio che Silla ha fatto suo.
30 Aprile 2013
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