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Casalmaggiore
Franco Rizzi (foto Osti)
CASALMAGGIORE — La piena primaverile, la ‘morbida’ del Po, è passata dal Casalasco e da Casalmaggiore senza fare danni. Ma... c’è un ma. E’ bastato, infatti, un evento che non ha nemmeno raggiunto il livello di guardia per riproporre con forza l’annoso problema dei fontanazzi al campo nomadi di via del Porto. Nel 2000, durante la grande piena di inizio secolo, i Sinti furono costretti a scappare in fretta e furia. Negli anni successivi, il campo è stato risistemato grazie a un corposo finanziamento regionale e sono state installate delle casette fisse all’interno di un progetto di inclusione sociale che aveva l’obiettivo di trasformare il campo in un nuovo ‘quartiere’ di Casalmaggiore. Tanto è cambiato da allora, ma i fontanazzi no, sono sempre là.
Venerdì al campo c’era agitazione. La casetta del capofamiglia Franco Rizzi era letteralmente invasa dall’acqua: «Esce nel porticato, esce nel bagno, la casa sprofonda. L’avevo detto — spiega — che non la volevo in quel punto, proprio sopra un fontanazzo. Ma non c’è stato niente da fare». Cosa fare? «Non so, tutte le volte segnaliamo al Comune la faccenda, ma siamo sempre a quel punto. O si trova un altro posto per noi, oppure serve un intervento di messa in sicurezza trovando il modo di drenare l’acqua».
Approfondimento sul giornale in edicola sabato 4 maggio
04 Maggio 2013
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