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Cingia de' Botti
CINGIA DE' BOTTI — I malviventi che nella notte tra venerdì e sabato hanno portato a termine la spaccata ai danni del bar 'La Rosa Blu' hanno trovato anche il tempo di lasciare due scritte all’interno del furgone usato come ariete. Una, sul sedile del lato guida, dal tono beffardo: «Grazie per i soldi». L’altra, su un altro sedile, di scuse: «Ci dispiace ma c’è krisi». Con la ‘k’. Tra i cingesi che hanno saputo di questi ‘messaggi’ lasciati dalla banda non sono mancati i commenti: «La crisi c’è per tutti, ma le persone oneste, anche se sono in difficoltà, tirano la cinghia, alzano la serranda tutte le mattine, faticano, tengono duro. Non vanno a rubare. Non può essere una scusa valida quella, se uno ha dei valori».
LA SPACCATA
"Sono arrivati con un furgone rubato a Pieve San Giacomo e facendo la retro hanno sfondato l'ingresso", ci ha raccontato il titolare Sanni Bertoletti alle 9 di sabato 25 maggio, mentre i carabinieri del nucleo operativo di Casalmaggiore stavano effettuando gli ultimi rilievi. "Una volta dentro - ha continuato il titolare - hanno preso tre videogiochi e la cambiasoldi e li hanno caricati sul furgone. Poi hanno preso anche il televisore Lg a schermo piatto e lo hanno collocato nei sedili posteriori".
I vicini hanno dato subito l'allarme e sul posto sono giunte alcune pattuglie di carabinieri che si sono messi sulle tracce dei ladri, diretti verso Ca' de' Corti. Sentendosi inseguiti, hanno poi lasciato il furgone in mezzo ai campi. "Ma hanno fatto in tempo ad aprire i giochi e la cambiasoldi e a svuotarli", ha aggiunto il titolare del bar. Da quantificare il danno. "Comunque - ha aggiunto il titolare dell'esercizio pubblico - ho intenzione di aprire subito. Stanotte dormirò qua". Il televisore è tornato già nel bar, integro.
Approfondimento sul giornale in edicola domenica 26 maggio
26 Maggio 2013
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