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PIADENA
VHO DI PIADENA - Circondata da piante e fiori e collocata in una posizione elevata, la chiesetta della Motta di Vho conserva intatto il suo fascino plurisecolare, a dispetto dello stato di degrado in cui si trova. Ieri pomeriggio sono stati tanti ad aver accolto l’invito a visitarla espresso dalla cooperativa ‘La Famiglia’, che ha affidato a Irene Aliatis l’incarico di effettuare una relazione sul posto e poi nella sede del sodalizio per fare luce sulla storia dell’edificio, per secoli un punto di riferimento importante per la comunità di Vho. «Sulla Motta - ha spiegato la Aliatis - sorgeva l’antica parrocchiale dedicata a San Pietro, divenuta poi Cattedra di San Pietro in Antiochia, in uso fino alla fine del 1600, quando venne terminata la nuova chiesa più a sud, nel centro abitato (1695). Dall’inizio del 1700 alla seconda metà del 1800 la chiesa della Motta si trasforma in un oratorio, che viene più volte ristrutturato e riaperto al culto: via Crucis e Rosario Vi si venera una immagine della Beata Vergine Addolorata, dipinta su muro». Dell’antico edificio quattrocentesco è sopravvissuto il muro settentrionale. Sul finire del 15esimo secolo la chiesa doveva essere affrescata. Del ciclo di affreschi rimangono in loco, in un angusto vano dietro la parete absidale del nuovo oratorio, sulla porzione di muro quattrocentesco, cinque frammenti restaurati nel 2016: una Madonna in trono con Bambino, una Madonna con Bambino, una Madonna con Bambino e un Santo Vescovo, una figura con capelli e barba grigia e una figura in movimento. Altri otto frammenti furono strappati e trasportati su gesso durante i lavori di demolizione dell’oratorio.
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Riprese: Davide Bazzani
16 Ottobre 2017
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